ROMA (30 giugno) – Prendere un taxi dal Leonardo da Vinci verso il centro storico costerà il 25 per cento in più.

La tariffa fissa fra lo scalo di Fiumicino e il cuore di Roma passerà da 40 a 50 euro. Non solo: l’assessorato alla Mobilità del Campidoglio è al lavoro per rivedere il perimetro dell’area in cui deve valere la tariffa fissa. Attualmente interessa le Mura Aureliane, l’obiettivo – su richiesta della categoria – è quello di stringere la zona con tariffa fissa, in modo da accogliere le richieste dei tassisti che ritengono più conveniente l’utilizzo del tassametro. «Rivedremo l’area della tariffa fissa», conferma l’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi.

Queste decisioni saranno concretizzate nel corso di un incontro con tutti i rappresentanti della categoria che si svolgerà nei prossimi giorni, convocata dall’assessore Marchi. Prima di tutto bisogna ricordare cos’è la tariffa fissa da e per gli aeroporti e perché era stata istituita. Fu decisa nell’autunno del 2006, grazie a un accordo della giunta Veltroni con le sigle sindacali. L’obiettivo dell’assessore alla Mobilità di allora, Mauro Calamante, era quello di garantire maggiore trasparenza agli utenti: con la tariffa fissa è chiaro, quando prendi il taxi dal centro storico e vai all’aeroporto di Fiumicino, che paghi 40 euro (per l’aeroporto di Ciampino 30).

Lo stesso avviene in senso inverso, salvo le prepotenze diffuse e mai debellate all’aeroporto di Ciampino. E salvo un problema che è emerso al Leonardo Da Vinci: se all’utente diretto al centro storico di Roma capita in sorte un taxi con la licenza di Fiumicino, viene applicata una tariffa fissa differente, da 60 euro. «Per questo – spiega l’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi – abbiamo iniziato un lungo confronto con l’amministrazione comunale di Fiumicino. Siamo vicini a un accordo e nella prossima riunione che abbiamo già convocato dovremmo arrivare a un punto d’incontro».

Significa che da luglio – se non ci saranno problemi nel raggiungere l’accordo – il cliente che fa la spola fra centro storico e aeroporto Leonardo Da Vinci pagherà 50 euro, poco importa se il taxi ha una licenza rilasciata dal Comune di Roma o dal Comune di Fiumicino. «Garantiamo maggiore trasparenza», fa sapere l’assessore Marchi.

Ma la storia ha anche un’altra chiave di lettura, molto meno gradevole per gli utenti, tantissimi visto che all’aeroporto di Fiumicino ogni giorno passano, in media, circa 100 mila persone al giorno. Le probabilità di salire su un taxi con licenza di Fiumicino sono esigue, visto che sono appena 37.
L’effetto più evidente è che il costo di una corsa fra centro e aeroporto aumenta repentinamente del 25 per cento. Un colpo basso che, in questo periodo di crisi economica, resta difficile da comprendere visto che, va sempre ricordato, la giunta Veltroni concesse ai tassisti anche un aumento della normale tariffa da tassametro.

Replica di Giuliano Falcioni, leader sindacale di Ciisa Trasporti molto vicino a questa amministrazione comunale: «Non è vero che uniformare la tariffa fissa sia una penalizzazione dei clienti: in realtà garantirà la trasparenza, non è giusto che chi prende un taxi con licenza di Fiumicino paghi molto di più rispetto a chi invece sale su un taxi con licenza del Comune di Roma».

Dal canto suo l’assessore Marchi insiste nel dire che il Campidoglio «ha anche fatto molto per contrastare l’abusivismo e le truffe». Però lo scenario è ancora devastante: a Ciampino, malgrado le promesse, continuano prepotenze e abusi di una casta di tassisti ai danni dei turisti; in quella che comunemente la categoria chiama “la buca”, in via Giolitti, altre truffe quotidiane. Insomma, oltre a colpire Ncc che fanno i furbi e abusivi, non sarebbe giusto anche perseguire i tassisti disonesti? «Guardate – replica Falcioni – che i primi a chiedere che venga fatta pulizia sono proprio i tassisti onesti. I controlli sono aumentati».Fonte