Ieri sera mentre eravam diretti nella Capitale per la blogbeer ho avuto modo di ascoltare le ultime ore di vita del governo Prodi, un Senato degno del miglior stadio di calcio in occasione della finale di coppa del mondo, “senatori” pronti ad emulare i Lama…., svenimenti, discorsi rozzi, poetici, utopici, coerenti e qualcuno vero, e da cornice a tutto ciò, panettoni e champagne sotto banco pronti per esser sacrificati in area di festa…di vittoria…un teatrino filodrammatico che non ha bisogno di esser commentato…

Prendo da questo tempo passato ad ascoltare quanto scritto…poco….niente…ho il presentimento che cambieranno i musicisti ma la musica sarà sempre la stessa…(mi auguro di esser smentito al più presto) quel poco che ho appreso, ciò che mi lascia questa serata che diventerà storia, è una poesia citata da uno degli attori, a me sconosciuta prima…

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicita’.


 

La trovo divinamente bella!!!