Ecco cosa ho scoperto questa sera…diciamo che da stamattina dopo i bagordi di una Pasqua/etta all’insegna del puro-sano-sfrenato relax si è deciso, come buon proposito post festivo dicevo, di modificare il regime alimentare..di cercare di mangiare più sano..di apparare l’apparabile..e tra una fresella con tanta acqua-olio e sale e un finocchio..mi son ritrovata stasera a cercare di affogare il dispiacere in una doppia-camomilla(perchè sarà che son abituata al tè ma vedendo l’acqua poco colorita, mi son sparata 2 bustine nell’acqua riscaldata con il microonde..proprio per evitare dispendio di energie…..)..cmq mentre son quì che penso al finocchio lasciato incustodito allo studio, visto che poco fa Lord Zarcon diceva che non solo non fa ingrassare ma addirittura dimagrire..ecco che è iniziata la ricerca sul finocchio..vita-morte-miracoli-e cottura..

Cosa ho scovato?

Che il finocchio è emmenagogo, diuretico, carminativo, aromatico, antispasmodico, anti-infiammatorio, epatico. È utilizzato per chi ha difficoltà digestive, aerofagia, vomito e nell’allattamento per ridurre le coliche d’aria nei bambini. É noto infatti che un forte tè fatto con i semi di questa pianta sia molto efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia…..Quì ne ho letto altre..certo sembra un toccasana ed è anche buono…

e…mi ha convinto:)…inoltre…ecco le curiosità..:

L’espressione “lasciarsi infinocchiare” deriva dall’abitudine dei cantinieri di offrire spicchi di finocchio orticolo a chi si presentava per acquistare il vino custodito nelle botti. Il grumolo infatti contiene sostanze aromatiche che rendono gustoso anche un vino di qualità scadente.

Il termine “finocchio”, utilizzato per denotare spregiativamente un uomo con atteggiamenti femminili o tendenze omosessuali, risale secondo alcuni al Medioevo, quando la Santa Inquisizione metteva al rogo i presunti colpevoli di stregoneria o omosessualità. Alle fiamme s’aggiungeva una fascina di finocchio selvatico, che si riteneva avesse il potere di purificare le carni impure. Di qui, l’antico detto popolare: “oggi si brucia il finocchio”, per annunciare l’accensione di un rogo. Il termine finocchio usato come sinonimo di omosessuale maschile avrebbe invece la stessa origine del verbo “infinocchiare” descritta sopra: il termine, originariamente usato per indicare qualcosa di scarso valore, avrebbe poi assunto il significato di “persona di poco valore, spregevole”.