Pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto che definisce gli standard minimi dei servizi che gli alberghi devono fornire sul territorio nazionale con l’obiettivo di offrire un più alto livello di tutela ai turisti, assicurare maggiore competitività all’offerta turistica e promuoverne un’immagine unitaria. Il decreto, emanato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, indica le dotazioni per la classificazione alberghiera basata su un codice rappresentato da un numero di stelle crescente; le Regioni e le Province autonome, nelle norme di recepimento, possono introdurre miglioramenti o applicare caratteristiche più aderenti alle specificità climatiche o culturali dei propri territori. Gli standard minimi sono definiti in relazione all’apertura di nuovi alberghi o alla ristrutturazione di quelli già esistenti.

Il decreto sui servizi alberghieri prevede un sistema di rating che consentirà la misurazione e la valutazione della qualità. Come spiega il decreto, a un albergo a 3 stelle, ad esempio, si richiedono, tra l’altro, servizio bar, conoscenza di una lingua straniera alla reception, servizio internet. Gli alberghi a 4 stelle, invece, devono avere camere doppie di almeno 15 mq e bagno di 4, servizio di pulizia giornaliero della camera, parcheggio per almeno il 50% delle stanze. Le 5 stelle devono garantire servizio di ricevimento 24 ore su 24 e 3 lingue straniere da parte degli addetti; le camere singole devono essere di dimensione minima di 9 mq e le doppie di 16.(ttg)