L’uso fortemente radicato del ”dialetto” può stupire coloro che non conoscono bene la realtà partenopea. Il napoletano è una vera e propria lingua e a dimostrarlo concorrono le molteplici particolarità grammaticali e sintattiche, nonché le varie radici linguistiche (greche, spagnole o francesi) del suo vocabolario.

Come tutte le lingue possiede delle locuzioni e dei modi di dire, incomprensibili a chi non è partenopeo; d’altra parte questi modi di dire, qualora venissero tradotti, perderebbero il loro significato più vero.
Non si tratta di proverbi, ma di “”manifestazioni di saggezza popolare””, nati a seguito di episodi particolari; essi sono, talvolta, volgarizzazioni di concetti e possono essere considerati una delle più pregnanti manifestazioni della ”napoletanità”.

…i Napoletani spesso usano termini “coloriti” e da Napoletani DOC da oggi cercheremo di dare qualche delucidazione..una sorta di”traduzione”..interpretazione di alcuni “modi di dire”….Le parole, dunque, che hanno la capacità di rappresentare al meglio un popolo e la sua storia, saranno le protagoniste di questo nuovo appuntamento…

Nu’ sfruculià ‘a mazzarella ‘e San Giuseppe
E’ l’avvertimento che si è soliti dare ad un provocatore affinché smetta di agire o di parlare a sproposito, in quanto in caso contrario rischierebbe di incorrere in provvedimenti non piacevoli.
Pare che l’origine di questo modo di dire sia legata ad un episodio accaduto al tenore Nicola Grimaldi qualche secolo fa. All’artista fu venduta una reliquia: il bastone appartenuto a San Giuseppe che, esposto al pubblico per dare a tutti i devoti la possibilità di venerarlo, rischiò di sparire poichè quasi tutti i visitatori tentavano di portarne via almeno una scheggia. Il cameriere di casa, di origine veneta, resosi conto della cosa, cominciò a ripetere ad ogni nuovo ospite di “no sfregolar la masarella de San Giusepe”.

ed ora uno dei termini più usati..

Avete mai sentito parlare di Cazzimma???Vi hanno mai detto che ne avete??..Bè spero di no…La “cazzimma” e’ uno di quei vocaboli napoletani “nuovi” e quindi non fa parte della letteratura “storica” napoletana. La cazzimma e’ il cercare di prevalicare a tutti i costi sugli altri anche danneggiandoli. Quindi “tene ‘a cazzimma” quella persona che alla malignita’ aggiunge la cattiveria ed il gusto di farla.L’origine e’ sconusciuta a meno che non si tenti di rapportarla all’organo genitale maschile rafforzando la parola aggiungendo il suffisso “imma” molto usato nel napoletano come per sfaccimma, zuzzimma..