Il Kanamara Matsuri, conosciuto anche come il Festival del pene d’acciaio, festival della fertilità che si tiene ad aprile nella città di Kawasakidaishi, a sud di Tokio. Bancarelle con caramelle a tema, verdure scolpite, decorazioni e  la processione, presieduta da un prete shintoista, con al seguito un corteo che trasporta in giro per le strade della città, sopra un baldacchino, un grosso pene nero. Caratteristica anche la sfilata di travestiti e transessuali con i loro santuari portatili a forma di pene, al grido di “Kanamara, dekai mara” (Peni di ferro, enormi peni).

Stando al santuario Wakamiya Hachimangu che organizza l’evento, il Kanamara Matsuri (letteralmente “festival del pene di ferro”) ha origine nel periodo Edo (1603-1868) con le preghiere delle donne chiamate meshimori onna, ovvero quelle donne impiegate dai signori dello shogun durante il periodo feudale per servire i viaggiatori lungo le maggiori strade del paese, come la Tōkaidō (東海道), che collegava Edo (l’odierna Tokyo) con l’antica capitale Kyoto. A quel tempo la città di Kawasaki serviva da luogo di riposo.
Sebbene le meshimori onna in teoria dovevano servire solo cibo, in realtà si offrivano ai viandanti dietro compenso, e fu la loro pratica di pregare le divinità che diede vita al festival come lo si conosce oggigiorno.

Si ritiene che il Kanamara Matsuri abbia effetti positivi sugli affari e la fertilità, incrementi le probabilità di rimanere incinta, aumenta le possibilità di trovare un partner, incrementa l’armonia coniugale e protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
E oggi Kanamara Matsuri porta avanti anche un importante scopo, ovvero la raccolta di fondi per la ricerca contro il virus dell’AIDS e la lotta alle malattie veneree.