BARCELLONA -“L’ultimo trionfo de José Tomás a Barcellona”…ancora una volta, il più grande matador vivente è uscito dall’arena a hombros(sulle spalle dei suoi tifosi).

Era l’ultima corrida della stagione. Ma in Catalogna – forse – anche l’ultima della storia. A fine mese il parlamento autonomo deciderà se proibirle. “E se non lo farà, in molti non la prenderanno bene” ci dice Jennifer Berengueras della Piattaforma Prou (Basta, in catalano).

Le corride saranno pure sempre più contestate ma non se ne sono mai fatte tante: circa 2500 l’anno. Vuol dire che la gente ci va. Anche perché oggi, al centro della plaza, c’è il fenomeno José Tomás, 34 anni, da Madrid: il torero del secolo. Il ragazzo che è tornato a riempire le arene. L’altra sera, ha ipnotizzato i ventimila della Monumental dando fondo a tutti i pezzi forti del suo repertorio. Fatto di chicuelinas (gli eleganti passaggi con la cappa che devono il nome al loro inventore, il matador Chicuelo) e di manoletinas (quelli rischiosissimi con la muleta dietro la schiena, introdotti da Manolete, che, non per niente, è l’idolo dichiarato di Tomás).

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