Oggi è 13 Dicembre è Santa Lucia…io lo ricordo per una canzone di Baglioni..”il 13 Dicembreeee Santa Luciaaaa”…Bè a Bergamo e a Brescia è una festa particolare..perché,se sono stati buoni la notte della vigilia, S. Lucia scende dal cielo passa nelle case con il suo asinello e porta tanti doni e dolcetti.La sera del 12 dicembre, i bambini dovranno lasciare sul terrazzo fieno e acqua per l’asinello Tobia e cibi per la santa insieme a delle scarpe all’interno delle quali Santa Lucia potrà lasciare i regali: questo perchè in origine i doni erano costituiti perlopiù da dolci, biscotti e mandarini, ben poca cosa rispetto ai costosi giocattoli di oggi, ma sufficienti a riempire di aspettative e di gioia i bambini creando un’atmosfera magica e festosa.

La tradizionale “Festa di Santa Lucia” è di origini del tutto italiane, anzi per l’esattezza siracusane. Santa Lucia e’ nata in Sicilia, ma vive soprattutto in Svezia. Come c’è finita santa Lucia, antica martire cristiana, a portare doni ai bambini dei Paesi nordici? Tra storia e leggende, mica è facile districarsi. La leggenda racconta di una bambina, adorata dai genitori e dai familiari, nata proprio a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C., che a soli 5 anni perse il padre e con la madre Eutichia dedicò la propria vita interamente al culto di Gesù. Lucia cresce presto bella e ricca di grazia, e per questo motivo suscita l’amore di un giovane pagano, il quale, ignaro del suo voto di povertà e castità, intende chiederne la mano alla madre.
Inizialmente Lucia riesce ad allontanare le attenzioni del giovane innamorato, ma la madre ben presto si ammala gravemente ed è proprio durante un pellegrinaggio sulla tomba di S.Agata, nell’intento di chiedere la guarigione per la madre, che Lucia ha la prima visione del suo destino: diventare la martire di Siracusa.
Nel 304 d.C. l’Impero romano emana un editto di persecuzione di tutti i cristiani, ed è durante tale clima e sotto il suggerimento dell’amante snobbato in precedenza, che Lucia viene consegnata alle autorità per essere processata. La piccola cristiana, che in assoluto non negava la professione del suo culto, fu presto condannata pubblicamente e giustiziata. Per effetto del suo nome anzi, che richiama la luce, nel medioevo ella diventa la patrona da invocare nelle malattie degli occhi; nasce di qui la leggenda secondo la quale gli aguzzini di Lucia le strapparono gli occhi prima di ucciderla: e infatti in moltissimi antichi dipinti la santa è raffigurata con in mano un piatto che contiene le sue stesse pupille.

Il particolare impressionante è un’invenzione, appunto; ma avvicina la ricorrenza di santa Lucia alle «feste della luce» che da tempi immemorabili le civiltà del Nord celebravano al solstizio d’inverno: quando sembra che il sole voglia lasciare la terra al buio e al gelo.«Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia». Il proverbio è noto: secondo il vecchio calendario, infatti, il 13 dicembre era la data del solstizio, ovvero la giornata più breve dell’anno. Serviva dunque una «santa della luce», per garantire che sole e calore sarebbero presto tornati a dar vita al mondo: e santa Lucia arrivava proprio al momento giusto! Ancora oggi, in tutt’Europa il 13 dicembre è festeggiato da grandi falò, sfilate con fiaccole, cerimonie in cui s’accendono candele: tutto per simboleggiare la vittoria della luce sull’oscurità e sul male.

Fu così che  la festa di Santa Lucia fu importata in Svezia intorno al 1920, dove, secondo l’antico racconto, il martirio di Santa Lucia avvenne proprio il 13 dicembre; giorno in cui originariamente, a causa dello sfasamento tra l’anno solare e il calendario giuliano, cadeva il solstizio d’inverno. Questo, insieme alla radice “lux” del nome Lucia, ha fatto sì che, soprattutto in Svezia, questa festa segnasse la fine del buio e l’arrivo della stagione migliore. Il 13 dicembre si festeggia quindi il giorno più corto dell’anno e l’avvento delle giornate con maggiore luce in prossimità del Natale.

Secondo la tradizione svedese, in ogni regione della Svezia, viene eletta una Santa Lucia che avrà l’incarico di accompagnare un corteo di bambine e bambini nelle vie della propria città. Vestita di bianco e con sul capo una corona di candele accese, ella sarà fonte di luce nel cammino di questi bambini. Inoltre il giorno della festa, la Santa Lucia di turno, in genere primogenita della propria famiglia, dovrà alzarsi molto presto al mattino e preparare biscotti, dolci, e pan pepato per tutti i suoi familiari.