Punta Campanella deve il suo nome ad un’antica costruzione realizzata su una delle parti più alte della zona...qui fu eretta una torre con campana, suonata per avvisare gli abitanti dell’avvicinarsi di imbarcazioni sospette. è raggiungibile unicamente a piedi, al termine di un facile percorso di circa un’ora.Il modo migliore per apprezzare tutta l’area, è percorrerla a piedi, magari quando il sole inizia la su scalata verso il cielo. Nelle prime ore di luce, quando il caldo è ancora sopportabile, si prende il sentiero sterrato che da Nerano porta verso la Marina del Cantone. Davanti compaiono subito gli Isolotti dei Galli e la spiaggia del Cantone. Passando attraverso la macchia mediterranea, si raggiunge lo spettacolare panorama con Punta Campanella a destra e il Punta Penna a destra con al centro Capri e i Faraglioni.

Proseguendo il cammino, dopo circa 40 minuti si giunge alla torre della campanella, costruita sul luogo di un antico Tempio dedicato ad Atena-Minerva, dea romana divinità della guerra, ma anche protettrice degli artigiani. Nei pressi della torre c’è un’antica scalinata che conduce fino alla grotta delle Sirene. Alcuni sostengono che il Tempio dedicato a Minerva, fosse in realtà dedicato alle Sirene che in queste acque attendevano l’arrivo delle navi. Le forti correnti della zona e le alte onde che, anche in Estate inoltrata e in caso di mare calmo, schiaffeggiano con veemenza l’estremità di Punta Campanella, era sicuramente causa di naufragi, ed è forse proprio per questo che la leggenda identifica in questo specchio di mare il maggior ritrovo delle Sirene, che attendevano con trepidazione la caduta in mare dei marinai.

Alcuni studiosi ritengono che diverse navi romane, una delle quali pare trasportasse Giulio Cesare, siano affondate al largo di questa area. I reperti ritrovati sul fondale confermano tale ipotesi e sottolineano che quest’area fosse già frequentata ai tempi dei romani. Nella secca che si trova nei pressi dell’isolotto di Vetara, fino al largo della costa difronte Massa Lubrense, sono diversi i relitti di antiche navi romane che hanno concluso la loro navigazione sul fondale di Punta Campanella. Ma il mare ha nascosto anche i resti di alcune ville romane che, ancora oggi, restituiscono agli esploratori marmi ed anfore.
Proprio per la bellezza del luogo, nelle acque dell’area marittima di Punta Campanella è possibile fare del “Pescaturismo”. Si esce in barca con i pescatori, si tira la rete e si approfitta per conoscere dal mare le bellezze nascoste del mare di Punta Campanella. Sono previste partenze giornaliere, sia di giorno, sia al chiarore delle stelle, dal porto di Sorrento che da quello di Massa Lubrense.